APPALTI PUBBLICI – Le responsabilità delle Prefetture per le informative antimafia atipiche ai sensi dell’art. 1-septies del DL 629/1982 (Sentenza TAR Brescia n. 30/2013)

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N. 00790/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00030/2013 REG.RIC.
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 30 del 2013, proposto da COLABETON SPA (…);
contro
MINISTERO DELL’INTERNO, PREFETTURA DI BERGAMO, (…);
CONSORZIO BBM, (…);
CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE SPA, BREBEMI SPA (…);
nei confronti di
CAVALLERI OTTAVIO SPA (…);
per l’annullamento
– della nota della Prefettura di Bergamo contenente un’informativa antimafia atipica riferibile alla società ricorrente (da identificare nell’informativa del 3 luglio 2011);
– della nota del direttore del Consorzio BBM prot. BB/BBMR/0023167/12 del 20 novembre 2012, con la quale è stato comunicato all’Impresa Cavalleri Ottavio spa che in seguito all’informativa antimafia atipica era negata l’autorizzazione all’affidamento di incarichi alla società ricorrente e doveva essere interrotta ogni
trattativa commerciale con la stessa;
– della nota dell’Impresa Cavalleri Ottavio spa prot. n. 3889/12 del 21 novembre 2012, con la quale è stata comunicata l’interruzione degli accordi commerciali per la fornitura di calcestruzzo preconfezionato per il cantiere denominato Cassanese;
– del protocollo di legalità sottoscritto in data 16 gennaio 2010 tra Prefettura di Bergamo, Concessioni Autostradali Lombarde spa e Brebemi spa, con l’accettazione del Consorzio BBM, limitatamente all’art. 3 comma 1 (informazioni atipiche);

(…)

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AMBIENTE – AGGIORNAMENTO: il Consiglio di Stato rimette alla Corte di Giustizia U.E. l’interpretazione del principio comunitario “chi inquina, paga”, per l’accertamento della responsabilità del proprietario di un’area inquinata che non sia anche l’autore dell’inquinamento (Ordinanza 25 settembre 2013, n. 21)

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CONSIGLIO DI STATO, ADUNANZA PLENARIA – ordinanza 25 settembre 2013 n. 21

Va rimessa all’esame della Corte di Giustizia dell’Unione Europea la seguente questione pregiudiziale di corretta interpretazione: se i principi dell’Unione Europea in materia ambientale sanciti dall’art. 191, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dalla direttiva 2004/35/Ce del 21 aprile 2004 (articoli 1 e 8, n. 3; tredicesimo e ventiquattresimo considerando) – in particolare, il principio “chi inquina paga”, il principio di precauzione, il principio dell’azione preventiva, il principio, della correzione, in via prioritaria, alla fonte, dei danni causati all’ambiente – ostino ad una normativa nazionale, quale quella delineata dagli articoli 244, 245, 253 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che, in caso di accertata contaminazione di un sito e di impossibilità di individuare il soggetto responsabile della contaminazione o di impossibilità di ottenere da quest’ultimo gli interventi di riparazione, non consenta all’autorità amministrativa di imporre l’esecuzione delle misure di sicurezza d’emergenza e di bonifica al proprietario non responsabile dell’inquinamento, prevedendo, a carico di quest’ultimo, soltanto una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l’esecuzione degli interventi di bonifica.

La questione era stata rimessa dalla Sez. VI, con ordinanza 21 maggio 2013, consultabile qui: https://legaledisabato.wordpress.com/2013/09/03/consiglio-di-stato-sez-vi-n-2740-del-21-maggio-2013-rifiuti-ordinanza-di-rimessione-alladunanza-plenaria-principio-comunitario-chi-inquina-paga-e-responsabilita-de/

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LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ – La concessione dell’Ente proprietario della strada per il passaggio dei sottoservizi nelle fasce di rispetto stradali – Sentenza TAR Umbria n. 448/2013.

sottoserviziN. 00448/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00535/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’ Umbria
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 535 del 2012, proposto da:
Snam Rete Gas S.p.a., (…);
contro
ANAS S.p.a., (…);
per l’annullamento
– del disciplinare di concessione rilasciato da Anas S.p.a. alla ditta SNAM RETE GAS S.p.a., per l’attraversamento con metanodotto DN 100 75 bar per allacciamento Big 1 Srl al Km 72+758, con numero di pratica PG 15372;
– del disciplinare di concessione rilasciato da Anas S.p.a. alla ditta SNAM RETE GAS S.p.a. per l’attraversamento del viadotto e dello svincolo di Maratta con metanodotto al Km 0+790, con numero di pratica PG15373;
– di ogni altro atto presupposto, preparatorio, connesso e consequenziale;
– nonchè per l’occorrendo accertamento negativo del diritto di Anas spa, quale Ente proprietario della strada, al rilascio di atto di concessione e/o di prescrizioni inerenti attraversamenti della fascia di rispetto stradale mediante infrastrutture sotterranee.

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APPALTI PUBBLICI – Linee Guida/FAQ dell’AVCP sulla tracciabilità dei flussi finanziari relativa ai contratti di appalto di lavori, forniture e servizi

flussi finanziari

Tracciabilità dei flussi finanziari
(Aggiornamento al 14 marzo 2012)

Sezione A – Aspetti generali sulla Tracciabilità.
Sezione B – Casi particolari rientranti nel perimetro della Tracciabilità.
Sezione C – Fattispecie non rientranti nel perimetro della Tracciabilità.
Sezione D – Ulteriori casi specifici chiariti con la Determinazione n. 4/2011.
Sezione E – Disciplina del periodo transitorio.

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APPALTI PUBBLICI – Principio di equivalenza ex art. 68, D.Lgs. 163/2006 ed eterointegrazione precettiva secondo il Consiglio di Stato (Sentenza n. 04364 del 2 settembre 2013)

giustammN. 04364/2013REG.PROV.COLL.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3679 del 2013, proposto da:
Alfa S.r.l., (…);
contro
Azienda Sanitaria Locale di Lecce (A.S.L. Lecce);
nei confronti di
Beta s.p.a., (…);
Gamma s.p.a.;
per la riforma
della sentenza breve del T.A.R. PUGLIA – SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE II n. 00339/2013, resa tra le parti, concernente l’affidamento della fornitura triennale in regime di somministrazione di galenici, soluzioni infusionali e nutrizione parenterale
(…)

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APPALTI PUBBLICI – Il principio di equivalenza ex art. 68, D. Lgs. 163/2006 – Determinazione AVCP n. 2 del 29/03/2007 – Indicazioni circa gli ostacoli tecnici nell’ambito degli appalti pubblici

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“Questa Autorità ha in passato esaminato la questione, affermando che“contrasta con il diritto comunitario l’inserimento in un bando di gara di un appalto di lavori pubblici di clausole che prescrivano, per l’esecuzione di tale appalto, l’impiego di materiali o prodotti certificati conformi solo a un determinato tipo di norme tecniche nazionali, e a maggior ragione nel caso di disposizioni dettate da enti normatori di altri Stati, o l’impiego di prodotti di una determinata marca, qualora tali clausole non siano accompagnate dalla menzione “o equivalente” cfr. deliberazione n. 178/2002).”

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Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 2740, del 21 maggio 2013 – Rifiuti. Ordinanza di rimessione all’Adunanza plenaria. Principio comunitario “chi inquina, paga” e responsabilità del proprietario di un’area inquinata, che non sia anche l’autore dell’inquinamento

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N. 02740/2013REG.PROV.COLL.
N. 00656/2013 REG.RIC.
N. 00658/2013 REG.RIC.
N. 00659/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
PARZIALE CON CONTESTUALE ORDINANZA DI RIMESSIONE ALL’ADUNANZA PLENARIA

Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio di Alfa S.r.l. e di Beta S.r.l. e di Gamma S.r.l. e di Tizio & C. Srl;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
(…)
1. Con i cinque ricorsi di primo grado, proposti al T.A.R. della Toscana (nn. 695/2012, 1294/2007, 145/2012, 2070/2011 e 134/2012), le società odierne appellate avevano chiesto l’annullamento dei decreti adottati dal Ministero dell’ambiente fra il 2007 e il 2011 con cui, ai sensi dell’articolo 14-ter della l. 7 agosto 1990, n. 241 (e in senso conforme alle determinazioni conclusive delle conferenze di servizi decisorie all’uopo convocate), era stato ordinato a tali società – quali proprietarie di aree gravemente contaminate da agenti nocivi ed incluse nell’ambito del sito di interesse nazionale di Massa Carrara – di avviare specifiche misure di messa in sicurezza di emergenza, nonché di presentare la variante del progetto di bonifica dell’area (progetto risalente al 1995). Continua a leggere

Concessioni dei servizi di distribuzione carbolubrificanti e delle attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali – Atto di Indirizzo del Ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti del 29 marzo 2013

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L’atto di indirizzo del 29 marzo 2013 individua criteri per l’affidamento dei servizi di distribuzione carbolubrificanti e delle attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali.

***

Atto di indirizzo

Oggetto: Individuazione di criteri per l’affidamento dei servizi di distribuzione carbolubrificanti e delle attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali.

Le principali associazioni di categoria dei gestori di stazioni di servizio, hanno segnalato le gravi difficoltà in cui si trovano gli operatori economici del settore che operano negli impianti autostradali, a seguito del perdurare della crisi economica che ha prodotto un calo dei volumi di traffico sulla rete autostradale e un calo dei consumi.

Come noto, i servizi di distribuzione carbolubrificanti e le attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali costituiscono oggetto di concessione da parte del gestore della rete, da affidare previa procedura di valutazione comparativa; l’affidatario del servizio assume il diritto di gestire l’area di servizio e corrisponde una royalty al gestore della rete.

L’articolo 11, comma 5-ter, della legge 23 dicembre 1992, n. 498, e successive modificazioni, individua i principi secondo i quali sono affidati i servizi di distribuzione carbolubrificanti e le attività commerciali e ristorative nelle aree di servizio delle reti autostradali. In particolare è previsto che sia preventivamente verificata la sussistenza delle capacità tecnico-organizzative ed economiche dei concorrenti allo scopo di garantire un adeguato livello e la regolarità del servizio, che siano valutate le offerte dei concorrenti che valorizzino l’efficienza, la qualità e la varietà dei servizi, gli investimenti in coerenza con la durata degli affidamenti e la pluralità dei marchi; è inoltre previsto che le procedure di selezione debbano assicurare una prevalente importanza al progetto tecnico-commerciale rispetto alle condizioni economiche proposte e che la prestazione del servizio avvenga secondo modelli contrattuali idonei ad assicurare la competitività dell’offerta in termini di qualità e disponibilità dei servizi nonché dei prezzi dei prodotti oil e non oil.

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AVCP – Indicazioni alle stazioni appaltanti, alle SOA e alle imprese in materia di emissione dei certificati di esecuzione lavori. (DELIBERA 23 maggio 2013 n. 24, in G.U. n. 159 del 9 luglio 2013)

Ingenieure auf der Baustelle

IL CONSIGLIO
Visto l’art. 40, comma 3, lettera b) del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (d’ora innanzi «Codice») che, in tema di qualificazione per eseguire lavori pubblici, dispone che tra i requisiti tecnico-organizzativi rientrano i certificati rilasciati alle imprese esecutrici di lavori pubblici (d’ora innanzi «CEL») da parte delle stazioni appaltanti; Continua a leggere

APPALTI PUBBLICI – Il termine di vincolatività dell’offerta e l’aggiudicazione tardiva secondo il Consiglio di Stato (Sentenza 11 dicembre 2007, n. 6362)

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Consiglio di Stato
Sezione V
Sentenza 11 dicembre 2007, n. 6362
FATTO
La sentenza impugnata, in accoglimento del ricorso proposto dalla società interessata, ha annullato la determinazione del Responsabile del Settore Gestione ed Assetto del Territorio – Centro di Responsabilità n.4 – del Comune di Noci, datata 26 novembre 2004 (comunicata in data 4 gennaio 2005), n. 251 della raccolta particolare del servizio e n.947 della raccolta generale della segreteria comunale, avente ad oggetto “P.O.R. Puglia 2000-2006, misura 1.1. –azione 3° -lavori di costruzione del nuovo impianto depurativo – decadenza dell’aggiudicazione definitiva all’ATI- WTD Srl/Tor di Valle Costruzioni Spa di Pomezia (RM) “, nella parte in cui dispone (punto 3 della parte dispositiva del provvedimento) l’incameramento della cauzione provvisoria di cui all’art.30, comma l°, della l. 109/90, nonchè la trasmissione (punto 2 della parte dispositiva del provvedimento) del provvedimento dell’Autorità di Vigilanza dei LL. PP., in asserita applicazione dell’art. 4 della l. 109/94.
Il comune appellante contesta la pronuncia di accoglimento.
L’impresa intimata resiste al gravame.
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